Associazione Coordinamento degli Enti di formazione professionale della Lombardia.
L’Associazione degli Enti di Formazione (AEF) è presente in Lombardia dall’anno 2000. Scopo dell’associazione è garantire ai propri soci rappresentanza e tutela sul piano economico e sindacale, promuovendo lo sviluppo del sistema di formazione professionale a livello regionale e sostenendo l’attività degli Enti associati al fine di favorire l’accesso dei cittadini alla formazione professionale ed alle politiche attive del lavoro. Ad oggi l'Associazione ha 45 soci, oltre 100 sedi formative diffuse su tutte le Province della Regione.
Complessivamente i soci AEF, realizzano oltre il 1.6 milioni di ore di formazione annua, rispondono a 30.000 giovani (apprendisti e iscritti nei percorsi triennali) a 25.000 lavoratori nei servizi per il lavoro e nella formazione continua.
I soci di AEF si riconoscono in alcuni principi fondamentali come la centralità della persona umana, dei suoi diritti di cittadinanza e del suo protagonismo; la valorizzazione del lavoro quale strumento di partecipazione attiva e responsabile alla trasformazione della società; l’orientamento ai bisogni professionali delle persone e delle organizzazioni ed alla domanda di formazione espressa dai mercati locali del lavoro; lo sviluppo dei principi di democrazia, responsabilità e solidarietà, soprattutto verso chi è più debole e maggiormente esposto ai rischi di svantaggio ed emarginazione; l’applicazione del principio di sussidiarietà inteso come valorizzazione delle iniziative individuali e locali; il riconoscimento delle pari opportunità nella società e nel lavoro.
AEF intrattiene costanti rapporti con le istituzioni pubbliche regionali, provinciali e territoriali e con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, stipulando, in nome e per conto dei propri associali, accordi. Svolge attività promozionale - informativa, di studio/ricerca, di dibattito pubblico - sulle problematiche inerenti le politiche formative e del lavoro. Collabora con le analoghe associazioni operanti a livello nazionale o sopranazionale, anche aderendo a quelle che, con i medesimi scopi e orientamento culturale, hanno come finalità la promozione e lo sviluppo degli Enti di Formazione Professionale. Negli ultimi anni si è fatta promotrice di due importanti campagne: “Perché nessuno si perda” (2013) per sostenere lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione professionale all’interno del sistema educativo italiano e “Per la nascita di un sistema duale” (2015) per favorire il coinvolgimento del sistema di IeFP nella Sperimentazione del sistema duale promossa dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni.
AEF Lombardia è impegnata a sostenere l’evoluzione del sistema della formazione professionale lombardo, secondo alcune linee strategiche che mirano alla valorizzazione del principio di utilità sociale dei servizi di formazione e dei servizi al lavoro; all’orientamento al cliente ed al mercato del lavoro; alla crescita della qualità (di prodotto, di processo e di struttura) e della economicità nella gestione degli aderenti; al perseguimento di politiche finalizzate al miglioramento organizzativo ed allo sviluppo delle risorse umane.
Le Filiere formative
L’ Istruzione e formazione professionale (IFeP) è una Filiera formativa apprezzata e rispondente alle richieste di un numero crescente di giovani e di famiglie. I ragazzi iscritti ai percorsi di IFP sono pari al 18% della leva regionale; l’IFeP avvia al lavoro, con apprezzabili risultati dal punto di vista occupazionale, un numero importante di giovani fornendo loro le competenze culturali di base e tecnico-professionali necessarie per entrare nel mercato del lavoro. Svolge anche una funzione di inclusione sociale, agendo sia da contrasto nella dispersione scolastica e nel recupero dei giovani Neet (ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in alcun circuito formativo) che da propulsore per l’inserimento in formazione di soggetti deboli (ragazzi disabili, con bisogni educativi speciali, in carico ai servizi sociali, con provvedimenti penali ecc.).
L’elemento vincente della IFeP è il modello didattico centrato sull’apprendere attraverso il fare e su una forte presenta di alternanza scuola/lavoro, sia sotto forma di tirocinio curriculare, che di formazione in assetto lavorativo. Vi è inoltre una cura specifica alla personalizzazione del percorso formativo ed all’arricchimento della proposta formativa (orientamento, attività integrative, mobilità) ed una costante attenzione alle persone in difficoltà.
Le prospettive future vanno in direzione della costruzione di Filiere di Formazione professionale che oltre ai percorsi triennali (Qualifica IFP) e IV anno (Diploma IFP) comprendano anche percorsi di Formazione superiore di livello terziario (IFTS e ITS) e la Formazione in apprendistato di I e III livello. Si va in direzione della creazione di un sistema duale, con un forte intreccio tra percorsi formativi caratterizzati da forme di alternanza scuola/lavoro e percorsi in apprendistato. L’obiettivo rimane quello di garantire o l’inserimento lavorativo o consentire la prosecuzione del percorso formativo verso livelli superiori della Filiera di Formazione professionale.
La Formazione superiore di livello terziario non accademica è ai primi passi in Italia ed in Lombardia. Il MIUR, in accordo con le Regioni, ha sostenuto in questi ultimi anni la creazione del canale dell’Istruzione Tecnica Superiore, prima, attraverso la promozione dei corsi IFTS (specializzazione post-diploma di durata annuale- IV Livello EQF) e, più recentemente, attraverso la costituzione delle Fondazioni ITS (qualifica di tecnico superiore di durata biennale- V livello EQF) e dei Poli Tecnico Professionali.
In Italia la Lombardia rappresenta il contesto dove è maggiormente sviluppata la Formazione superiore. Gli Enti di Formazione aderenti ad AEF sono coinvolti, insieme ad Università, Istituzioni scolastiche, Imprese ed Enti locali, in 16 Fondazioni ITS che gestiscono più di 50 annualità di corsi ITS (circa 1.000 iscritti), nelle 35 ATS che gestiscono i corsi IFTS (circa 700 iscritti) e nei 56 Poli Tecnico Professionali formalmente costituitisi.
Nonostante gli ottimi risultati occupazionali e il diffuso apprezzamento da parte del mondo produttivo, gli interventi di Formazione superiore risultano sensibilmente inferiori alle richieste del mercato del lavoro che vede proprio nel segmento dei quadri/tecnici specializzati il maggior fabbisogno da parte delle imprese.
L’Apprendistato. Il sistema lombardo di formazione professionale è da sempre stato fortemente coinvolto nella Formazione degli apprendisti, in particolare nell’Apprendistato professionalizzante o di mestiere (II° livello) rivolto agli giovani di età superiore ai 18 anni. Significativa per alcuni Enti aderenti ad AEF è stata anche l’esperienza condotta in Lombardia nella gestione dell’Apprendistato per il diritto dovere di istruzione (I° livello).
La recente evoluzione della disciplina dell’apprendistato connessa ai decreti attuativi del Job Acts (Dgls 81/2015) e l’approvazione della Sperimentazione nazionale sul sistema duale (Dlgs 150/2015) spingono verso un rilancio dell’istituto contrattuale dell’apprendistato, in particolare per quanto riguarda il nuovo Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (art. 43) ancor prima di confrontarsi con la sperimentazione gli associati AEF sono stati impegnati dalla L. 30 della Regione Lombardia ad avviare questa esperienza; insieme alle parti datoriali e sindacali sono stati raggiunti numeri importanti di inserimenti lavorativi; sono giovani inseriti nei percorsi di IeFP che raggiungono la qualifica o il diploma e nel contempo sono lavoratori in apprendistato (Art. 43).
Agli Enti di AEF spetta il compito di incrementare i contatti e la collaborazione con le aziende sul territorio e di fornire efficaci servizi formativi e di supporto alla gestione dell’apprendista in azienda.
La Formazione per i soggetti deboli. L’attenzione all’integrazione sociale e lavorativa dei soggetti deboli è sempre stata presente nella Formazione professionale e trova riscontro nella mission di molti degli Enti di formazione associati ad AEF. L’efficacia nella cura dei soggetti deboli è inoltre garanzia, in ambito formativo, di qualità dell’intervento, in quanto richiede maggiore attenzione progettuale, la messa in gioco di risorse didattiche differenziate, la personalizzazione degli interventi, una gestione intelligente delle risorse (umane, strutturali e strumentali) a disposizione.
Per un buon numero di persone appartenenti alle diverse categorie di soggetti deboli, la formazione professionale rappresenta con molta probabilità l’unica strada effettiva di valorizzazione delle proprie capacità e di ingresso nel mondo del lavoro. Va pertanto confermato l’impegno da parte degli Enti di AEF a garantire servizi formativi e servizi al lavoro di qualità per questo target di utenti, che rischia di essere messo in secondo piano da altri operatori, maggiormente connotati in senso profit.
La Formazione continua e permanente. Già oltre 20 anni fa il Libro bianco sulla Società della conoscenza di Delors individuava la formazione come lo strumento fondamentale per la valorizzazione del capitale umano lungo tutto il periodo della vita attiva. Un inadeguato livello di istruzione e formazione professionale rappresenta una delle cause strutturali della disoccupazione (in particolare di quella giovanile e di lunga durata). Lo sviluppo professionale e la valorizzazione delle risorse umane rappresenta per le imprese una delle leve a disposizione per affrontare le sfide della competizione globalizzata per rimanere sul mercato. Solo le aziende che investono in conoscenza e tecnologie possono aggredire nuovi mercati e reggere la concorrenza e continuare a svilupparsi adattandosi ai continui cambiamenti.
Attualmente il sistema della formazione continua è sostenuto principalmente dai Fondi interprofessionali e dai finanziamenti pubblici derivanti dalla L 236/93 e dal FSE. Gli Enti aderenti ad AEF operano in questa Filiera per sostenere lo sforzo delle imprese e dei lavoratori nell’innovazione tecnologica ed organizzativa, nell’internalizzazione dei mercati, nella progettazione e produzione di nuovi prodotti/servizi.
La Formazione per il lavoro e i Servizi al Lavoro. Anche in Lombardia, sebbene con effetti meno pesanti rispetto al resto del Paese, la crisi economica si è fatta sentire. Il tasso di disoccupazione dal 2008 al 2014 è passato dal 3,7% all’8,2%, ma oggi la situazione appare in miglioramento (nel II semestre del 2016 siamo al 6,7%). Critica è la disoccupazione giovanile, salita dall’8% al 20%, anche se su livelli decisamente inferiori rispetto al dato nazionale. Gli interventi di politica attiva (servizi al lavoro, incentivi all’assunzione, flessibilizzazione dei contratti) e passiva (ricorso alla cassaintegrazione e agli ammortizzatori sociali) del lavoro hanno consentito di attenuare gli effetti delle crisi aziendali.
Il mercato del lavoro in questi anni è radicalmente cambiato: vengono richieste nuove professionalità non sempre presenti, i contratti a tempo determinato ed atipici sono diventati prevalenti, si ripetono con maggiore frequenza le fasi di transizione lavoro-non lavoro, c’è bisogno di aggiornare continuamente il proprio bagaglio professionale e talvolta di riqualificarsi o riconvertirsi rispetto ad un nuovo lavoro o addirittura di reinventarsi come imprenditore di sé stesso.
Le persone che si trovano in una situazione di difficoltà occupazionale o sono disoccupati hanno necessità di ridurre al minimo i tempi di attesa e di utilizzarli in modo produttivo rispetto all’esito occupazionale. Per questo gli Enti aderenti ad AEF hanno accettato la sfida di promuovere nelle proprie strutture i Servizi al lavoro, “allargando” la tradizionale vocazione formativa ed orientativa all’attività di accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro. Il tutto per cercare di ampliare la capacità di risposta ai bisogni delle persone e delle imprese che si rivolgono a noi.