AEF al salone del mobile IN FIERA - Giovani apprendisti si mettono in vetrina
27 aprile 2017
Milano si trasforma, si risveglia. I convogli della metropolitana comprimono valigette, trolley, giacche e cravatte, si moltiplicano le scarpe da ginnastica e solo si intravede qualche tacco qua e là. Sono i lavoratori, i tecnici e i visitatori del Salone del Mobile- hub della creatività e della progettualità del sistema dell’abitare; un palcoscenico che da sempre coniuga business e cultura.
Appena arrivati a Rho Fiera è tutto un susseguirsi di controlli e di indicazioni ripetute in doppia lingua: italiano ed inglese, che estendono ulteriormente i confini di un’area espositiva di oltre 200.000 mq.
Superate le sezioni dedicate a Classico, Design e Lux, procedendo in direzione Porta Ovest, in posizione strategica, collocato all’ingresso del padiglione 14-18, incontriamo lo spazio dedicato al Brianza Design Formazione.
Si tratta di un concorso di idee, promosso da Riva 1920, legato ai valori del territorio e alla salvaguardia dell'artigianato della Brianza comasca e milanese con l'obiettivo di valorizzare i giovani talenti e dimostrare l'importanza delle maestranze che, nel corso del tempo, si stanno perdendo.
Giunto ormai alla quarta edizione, il Concorso di idee Brianza Design quest'anno è dedicato alla “zona notte” e vi partecipano gli studenti di alcuni centri di formazione lombardi tra cui tre - Cometa-Como, Cnos-fap-Arese, Enaip Lombardia-Cantù - associati AEF e quale migliore vetrina per una associazione che è nata nel 2000 per rappresentare gli enti di formazione professionale lombardi e promuovere lo sviluppo del sistema della formazione professionale a livello regionale?

Brianza Design parte da lontano, da una scommessa fatta quattro anni fa: quella di estendere la forza del “marchio Brianza” come territorio, rivelatasi vincente nel comparto del mobile, anche al settore della formazione ad esso riferito; il prodotto viene ideato, disegnato e realizzato interamente dai ragazzi con il supporto dei docenti di materia tecnica, all’interno delle ore di laboratorio, a scuola; tenendo conto della tematica lanciata dal concorso. Segue l’assemblaggio e la sistemazione del prodotto presso lo stand, prima dell’apertura della fiera.
Durante tutto l’arco della settimana, in zona 14-18, è un susseguirsi di architetti, imprenditori e addetti ai lavori che fanno domande, sostengono i ragazzi e apprezzano il loro operato, motivandoli a proseguire negli studi e ad imparare, facendo.
E’ affollatissimo di stranieri, che catturano i nuovi pezzi con lo smartphone e con aria curiosa si avvicinano, estasiati dalla qualità e da volti così giovani. Per i ragazzi è un modo per sperimentarsi con l’inglese, per imparare a illustrare il proprio prodotto e a presentare un progetto, per sapersi raccontare in quanto studenti in formazione e designers che stanno intraprendendo un cammino professionalizzante.
Il mix vincente è dato dalla qualità nella progettazione, dall’identità della tradizione e dall’innovatività nel design. A questo si aggiunge la possibilità di fare rete, sul territorio, con le altre scuole di settore, oltre che a livello internazionale, creando contatti che vadano anche oltreoceano, negli Stati Uniti, in Russia, in Cina, in Arabia Saudita…
Tra gli allievi venuti a presentare i lavori della classi anche ragazzi assunti come apprendisti che si dividono tra azienda e centro di formazione: studiano a lavorano.
Un’esperienza che ci dicono “mi ha cambiato il modo di vedere le cose… che mi ha insegnato tanto a livello tecnico ma soprattutto mi ha insegnato a stare in azienda e a rapportarmi con gli altri sul posto di lavoro”.
A 17 anni le idee sul futuro non sono chiarissime ma questi ragazzi sono entrati in azienda competenti e con la voglia di apprendere, vedono una probabile assunzione al termine del contratto: il domani non pare oggi un’incognita ma un luogo di opportunità.
Sara Tettamanti per Enaip Lombardia al Salone del Mobile
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